lunedì 13 settembre 2010

Terrorismo Mediatico, siamo alla Frutta


Se anche il primo quotidiano nazionale pubblica una notizia palesemente falsa allo scopo di screditare le opposizioni (parlamentari e non), siamo al delirio.
Corriere della Sera del 10/9, pagina 13: “Ferrero e Diliberto nelle liste pd, l’ira di Veltroni”. Secondo il quotidiano di via Solferino Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria del partito democratico, sarebbe stato incaricato da Bersani di presentare dentro le proprie liste candidati del Prc e del Pdci con il fine di eleggere una ventina di deputati tra Camera e Senato.
Quanto accaduto è gravissimo, deontologicamente in primis, visto che a quanto pare i diretti interessati non sono stati neanche ascoltati.
Indignati gli esponenti della Federazione della sinistra; dichiara furente Ferrero: "La notizia secondo cui il sottoscritto e Diliberto si candiderebbero all’interno delle liste del Pd è falsa e destituita di ogni fondamento. Non ce lo ha mai proposto il Pd e non lo abbiamo mai proposto noi. E’ così assurda che nonostante la fantasia non difetti non è mai venuta in testa a nessuno. Resta il fatto che noi comunisti o veniamo ignorati o denigrati". Per l’ex ministro della Solidarietà sociale "è incredibile che tutto venga ridotto a poltiglia e a gossip perdendo di vista una cosa fondamentale: la necessità di cacciare Berlusconi perché finché sta in piedi demolisce non solo la Costituzione ma ogni elemento della vita democratica". Ferrero parla anche dell’alleanza democratica, unico accordo realizzato con Bersani, unica intesa "che può battere Berlusconi mentre è del tutto evidente che ci sono giornali e parti di partito che puntano esattamente alla stessa cosa che dice Veltroni, cioè che il Pd corra da solo. Con l’unico risultato di far vincere Berlusconi ancora una volta".
Per Cesare Salvi, portavoce della Federazione della sinistra "gli anni di esperienza politica ormai non sono pochi ma mi è difficile ricordare una notizia pubblicata con tanto rilievo e priva però di qualsiasi fondamento. Che Ferrero e Diliberto si candidino nelle liste del Pd non solo è una cosa del tutto falsa ma nasconde un’operazione che è quella di spostare a destra il partito di Bersani e l’asse delle ipotizzate alleanze e stroncare la forza di sinistra più coerente che in questo momento è la Federazione".
Il Corriere tira in ballo anche il terrorismo, ovvero Francesco Piccioni, ex brigatista, da molti anni collaboratore de il manifesto, che secondo il giornale diretto da Ferruccio de Bortoli, starebbe diventando il portavoce di Ferrero. Ma questo smentisce nel modo più assoluto: "Per quanto riguarda Piccioni, dopo aver pagato il suo pesante debito con la giustizia, è oggi giornalista de il manifesto che conosco da anni. Non è dipendente di Rifondazione Comunista ne è in procinto di diventarlo. Non è il mio portavoce ne è in procinto di diventarlo, così come non ha alcun incarico a Rifondazione Comunista. Mi dispiace" conclude "che dopo i casi Boffo e Fini continui l’uso delle relazioni tra le persone a fini di distruzione politica".
L’operazione giornalistica del Corriere, ha scosso anche il principale partito di opposizione, dove gli avversari di Bersani hanno chiesto addirittura la convocazione degli organismi dirigenti, malgrado Migliavacca, coordinatore della segreteria, abbia smentito "categoricamente che vi siano stati accordi politici, confronti su candidature e voti con Ferrero e Diliberto. Sono informazioni destituite da ogni fondamento".

Questo killeraggio mediatico, fatto con lo scopo di minare reputazione e credibilità delle forze del centrosinistra, è quanto di più assurdo si possa immaginare, e scuote dalle fondamenta il principio stesso di libertà d'informazione.

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