martedì 22 novembre 2011

La Prima Cosa da Fare

Domattina alle 11.30 l'Ufficio di Presidenza della Camera affronterà una questione importantissima per il paese. Spread? Acqua. Debito galoppante? Acquissima. Disoccupazione? Diluvio! (come dicevo da bambino quando giocavo con gli amici, ndr)
Priorità assoluta al problema dei fotografi che in aula zoomano bigliettini e messaggi che si scambiano i deputati (ultimo in ordine di tempo il pizzino mandato da Letta al presidente del consiglio Monti, ndr), o gli schermi degli ipad da cui giocano o guardano siti di zoccole.

Secondo l’agenzia Dire, sono due le proposte di legge per arginare la questione: una è stata depositata del Pdl e porta la firma dell’onorevole Gregorio Fontana, e prevede, dirette a parte, concesse solo in occasioni eccezionali, l’accesso ai fotoreporter garantito solo per una mezzoretta, giusto il tempo di qualche scatto d’ordinanza e poi via libera allo zapping sul web e all'onanismo virtuale. L’altra è figlia di Giacomo Stucchi, della Lega, ed è più drastica: niente più obiettivi supersensibili in aula onde evitare la diffusione di zoommate su giochi, maialone e pizzini riservati (ne parlavo anche qui).
Anche Franceschini è d'accordo "Penso vadano introdotte delle regole. (...) un deputato ha diritto alla privacy".

Sarà anche presto per farci un giudizio sul nuovo esecutivo, ma non per la feccia che popola il Parlamento. Il berlusconismo non è finito con Berlusconi... e a dire il vero non è finito neanche lui.

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