venerdì 4 novembre 2011

Qualcosa di Buono


Matteo Renzi, sindaco PD di Firenze e leader dei rottamatori, ha lanciato le sue 100 proposte per rinnovare la politica. E, in mezzo a tanto ciarpame demagogico, c'è anche qualche spunto interessante.
Ne Renzi ne il PD incarnano il mio pensiero politico, per cui sarebbe un inutile esercizio di retorica commentarli uno per uno, e mi limiterò a riportare le più interessanti o su cui nutro qualche dubbio.

4. Armonizzare i costi delle regioni; (e qui non capisco se si intendano i costi della POLITICA REGIONALE o proprio le spese; nel primo caso, d'accordo ma commisurato a costo della vita e responsabilità, nel secondo, non se ne parla neanche)
9. Riformare le Camere di Commercio; (per come la propone, una sorta di antitrust locale, eletto dalle imprese stesse, può anche piacermi come idea)
11. Riformare le partecipazioni nelle aziende; (e quindi privatizzarle selvaggiamente come con le poste o ferrovie passando da un monopolio pubblico ad uno provato? No, grazie, cerchiamo un'altra soluzione)
17. Togliere i partiti dalla Rai (Hai detto niente..) riformando la governance sul modello della BBC (Comitato Strategico nominato dal Presidente della Repubblica che nomina i membri del Comitato Esecutivo, composto da manager, e l’Amministratore Delegato); (l'obiettivo è ottimo)
18. Proposte per il rientro del debito:
i) privatizzare imprese pubbliche; (vedi 11)
ii) privatizzare municipalizzate; (vedi 11)
iii) vendita degli immobili dello Stato; (d'accordo)
iiii) imposta sui grandi patrimoni, "Non solo questo riduce il debito, ma elimina gli spazi per il clientelismo"; (totalmente d'accordo)
19. Pensioni:
"parificare l'età pensionabile delle donne con quella degli uomini, instaurando una finestra anagrafica unica di 63-67 anni per accedere al pensionamento con assegno proporzionato alla speranza di vita secondo coefficienti attuariali aggiornati annualmente" (annualmente mi pare esagerato, ma l'idea può essere valida; ok per la parificazione, anche se 67 anni sono troppi; preferirei riformare il lavoro negli ultimi anni prima della pensione, rivedendo mansioni e orari)
"Eliminazione delle pensioni di anzianità nell’ambito di un patto tra le generazioni" (neanche a parlarne)
21. "(...) una rivoluzione copernicana del sistema fiscale che riduca la pressione sul reddito personale e sulle imprese e la accresca sugli immobili e sulle rendite finanziarie"; (una tassazione semipatrimoniale, ottimo)
24. Rivedere le procedure per gli imprenditori in crisi premiando quelli onesti e virtuosi;
26. Riformare gli ordini professionali, eliminando quelli superflui e riducendo i vincoli pubblicitari;
28. Antitrust obbligatorio in fase di discussione delle leggi in materia economica;
33. "Dirigenti a termine nelle aziende pubbliche", contratti della durata di cinque anni, come solitamente avviene nelle aziende private;
35. "Superare il precariato attraverso il contratto unico a tutele progressive";
36. Riformare gli ammortizzatori sociali; (il reddito minimo garantito proposto dal Nuovo Partito d'Azione?)
49. "Riduzione a 30 giorni della sospensione dell’attività giudiziaria (20 giorni in estate, 10 giorni nel periodo natalizio). Oggi è sospesa dal 1° agosto al 15 settembre, perciò per 45 giorni. Prevedere lo svolgimento delle udienze anche nel pomeriggio in maniera da accelerare i tempi della giustizia";
52. "Valutazione dell’attività dei magistrati; stipendio in parte collegato alla produttività; maggior controllo e maggiori responsabilità in caso di errori conclamati. Avanzamento di carriera per merito e non solo per anzianità" (Responsabilità dei magistrati?! C'è già, magari si può rivedere, ma con discorsi del genere si rischia di minare l'autonomia e l'indipendenza della Magistratura)
55. Annullamento degli incentivi alla produzione elettrica "inquinante" (carbone e inceneritori);
59. Non auto blu, ma auto verdi. Obbligare tutte le amministrazioni pubbliche ad acquistare solo auto a basso consumo via via che le attuali, a benzina o diesel, devono essere sostituite;
65. "Autonomia ai musei. Oggi la maggior parte dei musei non ha nessuna autonomia rispetto al Ministero dei beni Culturali in fatto di dipendenti (numero, compenso, inquadramento). I musei non incassano gli introiti dei biglietti, che vanno direttamente sul bilancio pubblico nazionale, non possono differenziare i prezzi dei biglietti. Bisogna fare in modo che ciascun museo possa rappresentare un’unità economica in senso pieno: raccogliere gli introiti, pagare le spese relative alla gestione del museo, sia pure riconoscendo delle royalties al ministero dei Beni Culturali";
70. "Ambasciatori per la globalizzazione. E’ sempre più necessario che le ambasciate italiane nel mondo, oltre a svolgere le funzioni diplomatiche, sempre meno essenziali da quando la comunicazione diretta tra i governi ha reso più facile il dialogo tra gli stati, assumano un ruolo di aiuto per le imprese italiane che competono sui mercati del mondo"; (che discorso 'sempre più' pomposo; io le abolirei proprio, a questo punto)
77. "Regolamentazione dei contratti di lavoro per gli studenti. Introduzione di un contratto di lavoro per studenti universitari o di scuole di formazione, per un massimo di 32 ore al mese, con minimo salariale e assegnazione di crediti formativi (se il lavoro è attinente al corso di studi, in base alle valutazioni delle facoltà)";
87. "Introdurre il quoziente famigliare. Fa parte della realtà italiana che la famiglia sia il luogo di raccolta non solo della solidarietà ma anche dei redditi. Si ricalcolino le aliquote fiscali considerando il quoziente familiare. A parità di reddito paghi meno la famiglia con più componenti"; (questo della famiglia sta diventando un modello stereotipato; facciamo i 'gruppi di persone che convivono sotto lo stesso tetto', che è più generale, no?)
94. "Adozione dello jus soli. E’ un fatto elementare, addirittura fondamentale negli Stati Uniti: chiunque nasca in Italia è Italiano. Questo risolve alla radice ogni valutazione di ordine discrezionale, ogni aspetto burocratico e sancisce il principio che la terra dove si nasce non è irrilevante, ma è fondante dell’identità";
95. "Immigrazione intelligente. Occorre stabilire una politica attiva e molto dettagliata nei confronti dell’immigrazione legale. Si stabilisca un piano nel quale siano definite le competenze professionali che è più urgente per il Paese acquisire e si aprano le porte a queste competenze, da valutare nelle ambasciate e nei consolati italiani nel mondo" (una possibile riforma dei ruoli delle delegazioni all'estero che avevo già sentito..).

Tra le varie idee, inoltre, propone di abolire il CNEL (un comitato rappresentante delle categorie lavorative con poteri propositivi, ma con solo 11 idee partorite in 50 anni e finite nel dimenticatoio), l'IRAP, le province (ormai è la moda), il porcellum (come tutti) e i contributi alla stampa di partito (questa è da considerare).

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