domenica 15 aprile 2012

Quale Reddito Tutelare?

L'economista Fisher aveva diviso il concetto di reddito in tre categorie: quello monetario, quello reale e quello di godimento.
Facendo un esempio semplice, il prezzo di un panino rappresenta il reddito monetario, il panino stesso quello reale, ed il senso di sazietà che si prova dopo averlo mangiato quello di godimento.
Allargando un po' la visione oltre l'economia, i tre redditi possono essere messi in relazione con i diversi modelli della politica: quello monetario rappresenta il modello liberista, mentre, all'opposto, quello di godimento rappresenta la visione socialista/comunista.
"Bene" è una generalizzazione, in cui rientrano anche i servizi e le attività collaterali che permettono la civile convivenza e prosecuzione della società.

Perché questo? Il sistema liberista focalizza la sua attenzione sul prezzo, il flusso di denaro in movimento, sull'appagamento del reddito monetario appunto; il sistema socialista, invece, ruota attorno al soddisfacimento dei bisogni, come l'igiene, il lavoro o la fame nell'esempio precedente (è una semplificazione, chiaramente, ma uno Stato che distribuisce i beni secondo le singole necessità ben incarna questo concetto).

Nella mia onirica immagine della società, è invece il reddito reale quello da tutelare: per dirla in una parola, la Qualità del bene di cui i soggetti usufruiscono.
Per cui, fermo restando un modello capitalista (che permetta la proprietà privata ed il denaro), ripensare, come dico spesso, il modello di sviluppo, significa puntare l'attenzione sul reddito reale, definendo regole, paletti, limitazioni, standard, diritti, doveri e responsabilità del bene (o del suo fornitore/beneficiario), intendendo come 'bene', sia il pane, l'acqua o il carburante, sia il servizio di cui si usufruisce ( telefonico, sanitario, scolastico...), od ancora, tornando alla generalizzazione di prima, il lavoro, la libertà d'impresa o il mercato.
Per cui, se vogliamo ricostruire la società mettendo al centro la libertà e i diritti, dobbiamo ripartire dalla tutela della qualità di questi beni, per cui creare delle cornici di regole comuni che permettano di usufruire o di accedere ad esso nelle migliori condizioni.
Tornando al panino? Ad esempio, pane e verdura freschi, condizioni igieniche di preparazione e conservazione ottimali, prezzo commisurato, ma anche una buona posizione che permetta al potenziale cliente di valutarlo visivamente, una chiara documentazione sul suo ripieno e sulla sua composizione etc etc.

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