mercoledì 11 aprile 2012

I Veri Problemi del Welfare, altro che Art.18!


"La riforma del lavoro varata dal Governo non è convincente" dichiara Francesco Rutelli, a Sky Tg24 "Non credo che si attireranno gli investimenti dall'estero dando la possibilità di licenziare, forse, 1.000 persone in più".
Queste cose ce le deve dire un democristiano, no? Non Bersani, erede di una tradizione socialdemocratica tra le più imponenti e significative in Europa, ma che invece continua a correre dietro a Monti elemosinando un po' d'attenzione.
"Le imprese estere" continua "non vengono in Italia a causa della macchina burocratica, per la lentezza della giustizia civile, per la corruzione".
Ecco il nodo: non sono l'articolo 18 o la "noia" del posto fisso che scoraggiano gli investimenti, ma tutto il contorno di problemi di cui soffre la società italiana. Burocrazia e Giustizia sono i pachidermi che ostacolano lo sviluppo, sia con la loro mole che con la loro lentezza. La Mafia, o meglio LE mafie, il clientelismo e la corruzione, sono gli altri freni che ci ostacolano e rendono difficile per le imprese crescere e competere.

Come ho già detto qui, la riforma proposta dal Ministro Fornero contiene anche degli aspetti sicuramente importanti e positivi, ma per essere davvero 'storica', come l'ha definita lei, occorre intervenire su questi aspetti di fondo.
Non sono i lavoratori gli unici imputabili di welfare vecchio, stantio ed agonizzante, e non è accelerando entrata e uscita (usa e getta) che vi si pone rimedio.

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