venerdì 29 giugno 2012

Spadolini Risponde a Cicchitto

Presente no l'Onorevole Cicchitto che ha minacciato il Governo di farlo cadere se non li lascia andare in ferie?
Beh, su La Stampa ripescano una lettera di Giovanni Spadolini, exleader del PRI, e primo Presidente del Consiglio non democristiano dell'Italia repubblicana.
"Abbiamo il coraggio di affermare che Ferragosto non costituisce affatto una scadenza. Il Parlamento è sovrano in tutto, anche nel decidere o non decidere le proprie ferie, nel commisurarle alle effettive esigenze di un lavoro legislativo sempre più pressante e impegnativo. (…)
Occorre uscire da questa atmosfera di incertezza e quasi di suspense. La prospettiva d imaratone domenicali, per chiudere comunque entro il 10 o il 12 agosto, non costituisce né una prova di serietà, né una prova di responsabilità. I decreti che attendono l’esame delle Camere sono grossi e impegnativi, investono materie che interessano le tasche di tutti i cittadini, seguono a ripensamenti e ondeggiamenti che hanno accentuato la sfiducia dell’opinione pubblica, si allargano a temi (…) che prefigurano grandi e decisive riforme della vita nazionale. Com’è possibile esaminarli incommissione e poi vararli in aula, a livello di entrambi ì rami del Parlamento, nel giro di poco più di una settimana? O meglio com’è possibile farlo senza che il Paese avverta un senso di improvvisazione e di fretta nei propri legislatori, aggravi il giudizio, già negativo e spesso ingiustamente negativo, sul funzionamento o sulla competenza delle assemblee parlamentari?
Siamo in un periodo di riaffioranti, e inquietanti, fermenti anti-parlamentari, anti- democratici. Assistiamo ad una contestazionedel regime, anche da sponde interne al regime stesso. Avvertiamo in giro un’insofferenzachecresce, unastanchezzachepreoccupa. I vertici fra i partiti accendono illusioni e speranze, che vengono regolarmente smentite o tradite.
Un anno fa, di questi giorni, il centro-sinistra si ricostituiva, col quarto governo Rumor, in un clima di euforia e di fiducia. I cittadini erano disposti a tutti i sacrifici, pur di rimettere in sesto il bilancio dello Stato, di riattivare la macchina, semi-inceppata e semiparalizzata, della nostra economia. Delle speranze di allora non rimangono che frantumi; dell’euforia di quei mesi si è spento perfino il ricordo.
Su questa estate della vita italiana grava un senso dì insicurezza, quasi di pericolo. Sia il Parlamento il primo ad offrire un esempio di serietà e di rigore, anche in tema di calendari di lavoro. Le prossime settimane siano considerate normali, come quelle di un qualsiasi altro mese, di un mese senza Ferragosto e senza bagnature."

Capito Cicchitto cos'è l'antipolitica? Non Grillo, non i NOTAV, siete VOI l'antipolitica, sono affermazioni come queste che ci fanno vergognare davanti al resto del mondo civile.

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