giovedì 2 agosto 2012

Una in Più che Sarà Mai

Basta aprire portafogli, borsette o marsupi che vedi spuntare tutto un bouquet di tessere magnetiche, tra patente, bancomat, carte di credito o tessere fedeltà dei supermercati, sarebbe così improponibile pensarne un'altra?
Una fiscal card, in cui memorizzare tutte le spese effettuate, così che al momento di fare la denuncia dei redditi non si corra più il rischio di rimanere sepolti dalle fatture, ma basti una strisciata e via.
Non è niente di epocale, intendiamoci, solo un modo per semplificare la vita dei contribuenti. E con la quale si potrebbe anche pensare di iniziare un percorso di vera riforma fiscale che non ti faccia pagare altre tasse su spese effettuate già tassate.

Per dire, con 50€ ci posso comprare un tavolo da giardino, che però costa 39,50€ + 10,50€ di tasse; anche lo stipendio però è già tassato, e quei 50 magari in origine erano 80. Su 80€ di stipendio lordo ci pago quindi 40,50€ di tasse (tassa sul reddito + IVA del tavolo).
Se quando compro il tavolo, però, il cassiere striscia la mia fiscal card, ecco che il costo del tavolo (su cui pago le tasse all'acquisto) viene decurtato dal mio reddito. Al momento di passare dal commercialista, striscio di nuovo la carta e comparirà quanto ho effettivamente guadagnato (ossia il reddito decurtato delle spese).
E su quello, che per me quindi è un "di più", sono disposto a pagarci anche il 60% di tasse. Sai poi la lotta all'evasione?

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