martedì 11 settembre 2012

Le Parole da Non Dire

Ogni tanto gli Stati Uniti si ritrovano nel sangue di una strage come successe a Columbine o a Denver. Quello della libera circolazione di armi è un tema a cui noi dall'Europa, di più profonda tradizione civica e sociale, guardiamo con stupore ed imbarazzo.
Tale diritto è garantito dalla loro Costituzione, che al II° emendamento recita: "Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, non si potrà violare il diritto dei cittadini di possedere e portare armi"; in origine, questo provvedimento era giustificato dal diritto all'autodifesa, ed in particolare dalle rappresaglie inglesi.
Con l'avvento della società civile, organizzata politicamente e giuridicamente, le istituzioni americane non hanno mai messo mano a quella che a noi appare come una barbarie, anche e soprattutto per le forti influenze che hanno le lobby del fuoco su di loro.

Ma quello che mi ha fatto maggiormente riflettere, è una recente dichiarazione dell'attore (di fede democratica, che negli USA rappresenta la sinistra - mica come in Italia, sigh) Brad Pitt: "“L’America è un paese fondato sulle pistole. E’ nel nostro Dna" brrr, mi viene la pelle d'oca “Non mi sento sicuro, non sento la casa completamente al sicuro se non ce l’ho nascosta da qualche parte".
Non mi sento sicuro se non ho un'arma. Frasi come questa non dovrebbero mai essere pronunciate in una società evoluta e democratica, dove il monopolio della violenza dovrebbe essere lasciato allo Stato ed alle forze dell'ordine.
Nella foga di assicurare ai loro concittadini ogni libertà, invece, i padri costituenti americani appuntarono anche questa norma nella Carta fondamentale degli Usa. Me li immagino un po' come bambini eccitati alla guida di un'auto da corsa.
I tempi erano diversi, e poteva essere giustificato allora, ma credo che una norma del genere nel XXI secolo rappresenti solo una minaccia per la sicurezza degli altri e di chi la detiene, un pericoloso meccanismo d'innesco di morte e stragi.

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