giovedì 6 dicembre 2012

E Questo, Non lo Unifichiamo?

Nel prossimo vertice UE, durante il summit fissato il 13 e 14 dicembre, dovrebbero essere presentato un documento per aumentare la coordinazione tra gli Stati membri, le reciproche solidarietà ed integrazione. E tutto questo, ovviamente, al prezzo di progressive cessioni di sovranità nazionale, dalla periferia (gli Stati) al centro (l'Europa, appunto).
Non è necessariamente un male, questo, se davvero contribuisse a rendere più armoniche, eque e sociali le politiche economiche dell'Unione.

Ma quindi, i nostri Parlamenti nazionali, dovranno decidere solo se introdurre o meno i matrimoni gay, di quanti centesimi aumentare benzina e sigarette in caso di terremoto e quanti F35 nuovi fiammanti acquistare?
Vorrei allora rispolverare un'idea emersa tanti anni fa, quando ancora facevo parte della Dirigenza dei Radicali di Sinistra.Premesso che sono comunque contro la guerra, e difendo l'Articolo 11 della nostra Costitutizione, che ripudia i conflitti bellici come strumento di aggressione, la proposta era l'istituzione di un esercito unico europeo.
Un'ipotesi sicuramente interessante, che permetterebbe ingenti risparmi sul fronte militare nei bilanci dei singoli Stati. Da fare, però, internazionalizzando la definizione e le modalità d'intervento bellico ai soli fini difensivi, nel rispetto degli accordi tra i paesi.

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2 commenti:

  1. Nella realizzazione di un esercito europeo, non credo che il problema sia l'estensione a livello europeo dello spirito della nostra Costituzione, la guerra solo come mezzo di difesa.

    Il problema è che il Parlamento Europeo conta molto poco in generale e conta niente in due aspetti essenziali : la gestione delle risorse monetarie , vedi EMS, organismo controllato dal solo consiglio dei primi ministri, e vedi Eurogendfor, forza di polizia sottoposta solo al CIMIN, il consiglio dei ministri degli esteri degli stati partecipanti. Il controllo da parte di una rappresentanza politica di noi cittadini è flebilissimo perché passa solo dalle elezioni nel singolo stato membro, che poi produce un governo, che poi produce alcuni ministri che gestiranno questi due aspetti vitali assieme ad altri ministri che io, cittadino di quello stato membro, non ho nemmeno eletto.

    La condizione, quindi, mi sembra terrificante . Questi due enti hanno, l'uno il potere di affamare uno Stato membro senza che nessuna forza politica possa opporvisi, l'altro il potere di reprimere le inevitabili proteste, senza che nessuna forza politica possa controllarne l'operato.

    Il sogno europeo era partito bene per chi aveva buone intenzioni, ma sta finendo - e speriamo che finisca- in un incubo dei peggiori.

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  2. I Padri Fondatori de L’Unione Europea appartenevano ha un’Epoca ormai tramontata dove il giudizio era prerogativa solo di persone ricche di esperienza.
    Con una visione del futuro proiettata al bene comune Idealisti? no sognatori.
    Appartenevano a un passato che ha scatenato due Guerre Mondiali per la cupidigia
    Per porre fine a gli errori del passato hanno dato vita ad un sogno (L’UNIONE EUROPEA)
    Il loro sbaglio? L’avere creduto che la guerra da combattere sarebbero stata solo nella conquista dei mercati.
    Purtroppo il Nuovo sta uccidendo il sogno.
    La cupidigia Ha infettato anche le Generazioni del dopo Guerra
    Vanificando il sogno Utopico dei Padri.
    Vittorio

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